Sono state le api a ispirarmi a interessarmi al mondo degli spiriti e alla pratica dello sciamanesimo. Ho poi incontrato diverse guide, influenze e tradizioni, che poco a poco hanno illuminato il mio cammino.
Ecco alcune parole sul mio viaggio, tornando indietro nel tempo.
Se vuoi saperne di più non esitare a contattarmi.
La mia pratica attuale è costruita attorno a diverse tradizioni e incontri. Le mie recenti influenze sono legate alla tradizione hawaiana, a volte chiamata Huna, che mi parla molto. È molto vicino alla vita quotidiana, fornendo allo stesso tempo l'accesso al mondo degli spiriti con strumenti, rituali e simbolismi molto forti. Secondo lei il nostro rapporto con il mondo dovrebbe essere incantato, in connessione permanente con gli spiriti che ci circondano, mentre il nostro mondo moderno e mentale tende ad allontanarci da esso. Questa tradizione hawaiana ha origini che risalgono alla tradizione siberiana, la madre di tutte le tradizioni, che ha influenzato anche le tradizioni nordamericane e poi sudamericane. Ci sono molti punti in comune tra queste varie influenze, a cui aggiungo anche quella dell'antica Grecia, che mi piace molto esplorare. Anche gli incontri con altri praticanti sciamanici sono per me fonte di meraviglia e arricchimento.
I miei viaggi sciamanici si svolgono in compagnia del mio tamburo (tradizione Lakota), del mio ipu (strumento hawaiano) o nei miei sogni che occupano un posto importante nella mia pratica. L'obiettivo è sempre quello di essere in contatto con gli spiriti, i veri portatori di messaggi e di azione sciamanica.
E, per dire due parole sulla mia vita “prima”, sono nato qui perché volevo stare in questo mondo. Perché mi piace (forse è per questo che sono nato Toro). Ho dovuto resistere affinché funzionasse e il mio viaggio non finisse troppo in fretta. Una grave malattia subito dopo la mia nascita, poi qualche incidente che mi ha quasi costretto ad andarmene.
Molto giovane, tra i 5 e i 10 anni, mi sono reso conto che la dimensione spirituale che mi circondava era la religione cattolica dogmatica strutturata attorno a un potere terreno molto gerarchico. Così l’ho rifiutato del tutto e sono diventato ateo, poi agnostico, sviluppando un gusto estremo per il mondo razionale.
Ma lungo il percorso, questa assenza di fede, o questa fede in assenza, è stata ripetutamente messa alla prova da eventi che sfidavano la logica. Ogni volta, ho scelto una spiegazione razionale, o semplicemente l'accettazione dell'ignoto, o dell'inconoscibile, mentre vedevo che alcune finestre cercavano di aprirsi. Finché non ho incontrato le api.
Conservo il gusto per la visione scientifica, che mi ha dato molto. Ora lo vedo come appartenente alla logica della realtà ordinaria, del tutto rilevante in questo mondo, ma non fatto per esplorare altre realtà, oltre i limiti del mondo della realtà ordinaria.
Infine, in termini di incontri, concludo con quello di primaria importanza, la mia compagna di vita Eileen, oracolo e maestro spirituale il cui cammino ho avuto la fortuna di incrociare, e che mi ha permesso di intravedere oltre il velo.
Prima di allora, qualche anno fa, il mio ingresso nel mondo sciamanico è stato un po' più “accademico”, attraverso la FSS (Foundation of Shamanic Studies), fondata da Michael Harner, di cui ho seguito praticamente tutti i corsi di formazione. È un approccio che dà una base interessante all'apprendista sciamano, attingendo da varie tradizioni con l'idea di ricreare una tradizione che abbiamo perso.
Sono state le api a guidarmi sulla via dello sciamanesimo. Praticando l'apicoltura ormai da oltre 15 anni, un cambiamento mi ha portato a modificare in maniera importante il mio rapporto con le api. Con loro c'è stato un incontro insolito. Si è instaurato una specie di strano dialogo e volevo saperne di più. Questo è ciò che mi ha portato allo sciamanesimo. Oggi lavoro ancora con gli spiriti delle api, ma non solo, pur continuando una pratica apistica classica (link al sito “apicoltura” del nostro apiario). Molti altri spiriti vengono per condividere guida, supporto e messaggi.
